Ad ottobre 2012 è stato
pubblicato il Vademecum per la misurazione della qualità dei siti web della PA
la cui realizzazione è stata affidata a FormezPA[1].
Tale documento è stato realizzato
nell’ambito delle attività finalizzate all’elaborazione delle Linee guida per i
siti web delle pubbliche amministrazioni previste dalla Direttiva n. 8 del 26
novembre 2009 emanata dal Ministro per la pubblica amministrazione e
l’innovazione
“La
misurazione della qualità è un aspetto importante del miglioramento dei servizi
pubblici, da tempo al centro dell’azione di modernizzazione intrapresa dalla
pubblica amministrazione italiana, anche avvalendosi delle potenzialità offerte
dalle tecnologie dell’informazione e comunicazione”,
questo è quanto affermato dal Ministro uscente per la pubblica amministrazione
e la semplificazione, Filippo Patroni Griffi, nella premessa al Vademecum. Nella
presentazione si specifica poi che il Vademecum intende stimolare per i siti
web della PA un’attività di autovalutazione, realizzata attraverso strumenti
pensati appositamente per il settore pubblico e finalizzata a valorizzare le
esperienze esistenti e gli sforzi già effettuati.
Lo scopo del Vademecum
è quello di fornire indicazioni su metodi e modalità con cui le pubbliche
amministrazioni possono misurare la qualità dei propri siti web[2].
Il Vademecum è
suddiviso in quattro macrosezioni:
- Parte I: contiene
i concetti generali relativi alla qualità e alla misurazione del sito web
pubblico;
- Parte II:
affronta il tema della misurazione in modo più dettagliato, fornendo specifiche
informazioni sugli indici individuati e, per ciascun indice, le principali
caratteristiche da considerare per misurare la qualità del sito. In questa
parte si fa, inoltre, riferimento ai possibili strumenti utili alla misurazione
che sono già disponibili in rete;
- Sezione riferimenti normativi:
contiene le disposizioni normative citate nel testo del Vademecum e utili per
la consultazione dello stesso;
- Appendice:
contiene la descrizione di strumenti ed esperienze. A titolo di esempio vengono
riportate: la Bussola della Trasparenza
dei siti web[3]
e l’esperienza della Regione Emilia Romagna che dal 2003 effettua una
rilevazione annuale sulla qualità dei siti web e dei servizi on line offerti
dalla PA.
I soggetti destinatari
sono specificamente individuati, nel Vademecum stesso, in tutti coloro che
partecipano al processo di comunicazione degli enti pubblici. In particolare,
tra questi rientrano gli attori della creazione, gestione e manutenzione dei
siti web della PA, ovvero:
• il Responsabile del procedimento di
pubblicazione dei contenuti sul sito, che garantisce la gestione
coordinata sia dei contenuti e delle informazioni on line, sia dei processi
redazionali della propria amministrazione;
• il Responsabile dell'accessibilità
informatica, che assicura il costante livello di accessibilità e di
fruibilità del sito;
• il Responsabile dei sistemi informativi,
che ha la responsabilità dei risultati conseguiti dalla propria Amministrazione
con l'impiego delle tecnologie informatiche;
• il Capo Ufficio stampa, che è
responsabile di tutti i flussi giornalistici interni ed esterni
dell'Amministrazione;
• il Responsabile Ufficio relazioni con il
pubblico (URP), che agevola l'utilizzo dei servizi offerti ai cittadini
e attua i processi di verifica della qualità e del gradimento degli stessi da
parte degli utenti.
In ogni caso, tra i
destinatari del Vademecum possono includersi anche tutti i dipendenti delle
PA impegnati in attività di comunicazione con il cittadino.
[1] FormezPA
- centro servizi, assistenza, studi e formazione per l'ammodernamento delle
P.A. - opera a livello nazionale e risponde al Dipartimento della Funzione
Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
[2]
Già al Capitolo 6 - “Metodi per la
rilevazione e il confronto della qualità dei servizi on line e dei siti web
delle PA” delle Linee guida per i siti web delle pubbliche amministrazioni,
pubblicate nel 2011 in attuazione della direttiva 8/2009, era stato affrontato
il tema della valutazione della qualità dei siti web e della misurazione della
corrispondenza dei siti ai requisiti previsti dalle stesse linee guida,
attraverso un insieme di variabili osservabili, raggruppate in sei indici che
sintetizzano e rendono confrontabili le caratteristiche di ogni sito
istituzionale.
[3] http://www.magellanopa.it/bussola/
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