mercoledì 30 maggio 2012

Il point and click non è idoneo a integrare la specifica approvazione per iscritto delle condizioni generali di contratto


Con la sentenza n. 68 del 2011, il Tribunale di Catanzaro si è pronunciato sulla validità della sottoscrizione nei contratti di e-commerce mediante il tasto virtuale di accettazione (in modalità c.d. point and click).
Sul punto, il Giudice ha affermato che il consenso manifestato attraverso il pulsante negoziale virtuale è idoneo a perfezionare la conclusione del contratto (per il principio di libertà delle forme), tuttavia la stessa modalità di accettazione non integra il requisito della specifica approvazione per iscritto da parte del consumatore delle clausole vessatorie, richiesta ai fini dell’efficacia delle condizioni generali del contratto dall’art. 1341 c.c. Ciò significa che, secondo quanto sostenuto dal Tribunale di Catanzaro, affinché le clausole delle condizioni generali del contratto non siano inefficaci devono essere sottoscritte mediante firma digitale, poiché la semplice sottoscrizione via web in modalità point and click non sarebbe idonea ad integrare la forma scritta richiesta dalla legge.
All’esito di tale iter argomentativo, tuttavia, lo stesso Giudice, probabilmente per mitigare i potenziali effetti di tale statuizione sulla certezza dei rapporti giuridici di natura commerciale perfezionati mediante il pulsante negoziale virtuale, ha aggiunto che nei contratti telematici la conoscibilità delle condizioni generali può ritenersi raggiunta anche quando le stesse non siano riportate nel testo contrattuale, ma siano contenute in diverse schermate del sito o pagine di secondo livello accessibili tramite il relativo collegamento elettronico, purché ne venga dato adeguato risalto.

mercoledì 23 maggio 2012

FORUM PA 2012: Agenda Digitale, semplificazione e sviluppo


Si è di recente svolto a Roma il convegno di ForumPA (16-19 Maggio) che ha incentrato quest’anno la sua attenzione su Agenda Digitale, Semplificazione e Sviluppo dell’Open Government. L’incontro tra Enti pubblici, imprese e operatori ICT che si tiene annualmente ha l’obiettivo di promuovere nuove politiche di digitalizzazione della “macchina amministrativa”.
A tal riguardo l’Agenda Digitale si configura come una strategia che prevede una serie di interventi normativi (pacchetto decreti digItalia) e progetti operativi mediante l’istituzione della cabina di regia organizzata in sei gruppi di lavoro, suddivisi in base ai principali obiettivi da raggiungere entro il 2020, secondo quanto previsto nel 2010 dalla Commissione europea “Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”. 
Le iniziative coordinate dalla cabina di regia riguardano soprattutto: 
1) Banda larga e ultra-larga. Per “banda larga” si intende il sistema di connessione che permette di inviare informazioni a una velocità che varia dai 2 ai 20 Mbps (megabit per secon-do). La “banda ultra-larga”, invece, viaggia a velocità superiore;
2) Smart communities/Cities. Le città “smart” sono spazi urbani entro i quali le comunità residenti possono incontrarsi, scambiare opinioni, discutere di problemi comuni, avvalendosi di tecnologie all’avanguardia;
3) Open data. L’open data (letteralmente “dati aperti”) è un nuovo approccio alla gestione dei dati e delle informazioni in possesso delle istituzioni pubbliche, interamente gestito attraverso le tecnologie telematiche;
4) Cloud Computing. La “nuvola di dati” è una delle novità più importanti delle evoluzioni tecnologiche. Questo processo permette la maggiore interoperabilità dei dati;
5) E-government. Con l’Agenda Digitale si creano nuovi incentivi per l’utilizzo delle tecnologie digitali nei processi amministrativi per fornire servizi ai cittadini.
Si evince che uno degli elementi cardine nella definizione del quadro strategico riguarda l’evoluzione tecnologica in atto (web 2.0, cloud computing, servizi in mobilità), considerata la vera spinta alla crescita del sistema-Paese. Sono soprattutto tre i fattori di cambiamento:
- progresso tecnologico;
- evoluzione della domanda dell’utenza verso servizi online;
- trasformazione della pubblica amministrazione in base ai principi di trasparenza, efficienza, accountability e misurazione dei risultati conseguiti.

venerdì 18 maggio 2012

Cloud computing nelle PA: le raccomandazioni di DigitPa



Il 9 maggio 2012 il Comitato direttivo di DigitPA ha deliberato lo schema di documento "Raccomandazioni e proposte sull'utilizzo del cloud computing nella Pubblica Amministrazione", predisposto grazie al lavoro di un folto gruppo multidisciplinare di esperti che operano nelle pubbliche amministrazioni, nelle aziende e in altri organismi attivi nel settore privato.

Il documento è a disposizione per una consultazione pubblica online che terminerà il 17 giugno. Per partecipare si possono inviare contributi e commenti all'indirizzo cloudcomputing@digitpa.gov.it.

giovedì 17 maggio 2012

Il dominio .eu può essere acquisito solo da aziende europee


Un consulente legale della Corte di Giustizia Europea, chiamato a pronunciarsi su un contenzioso relativo a un dominio .eu, ha stabilito che questa tipologia di domini può essere assegnata solo ad aziende residenti nella UE. Il contenzioso in questione coinvolgeva la Walsh Optical, un’azienda statunitense di occhiali proprietaria in Belgio, Olanda e Lussemburgo del trademark “Lensworld” che, per potersi accaparrare il relativo dominio lensworld.eu, l’ha fatto acquisire dalla società di consulenza belga Bureau Gevers.
Un rivenditore di occhiali belga che ha provato a registrare il medesimo dominio si è accorto dell’iniziativa dell’azienda americana e il caso è finito, così, davanti alla Corte di Giustizia di Bruxelles. 
Il consulente legale ha stabilito che solo le aziende e le organizzazioni con base nell'Unione Europea possono richiedere un dominio .eu, poiché il TLD europeo è pensato per "creare un nesso chiaramente identificabile con la UE, con il quadro normativo di quest'ultima e con il mercato europeo".

martedì 15 maggio 2012

Pubblicato il parere del Garante europeo sulle proposte ADR e ODR


Lo scorso 11 maggio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il parere del Garante europeo della protezione dei dati circa due proposte legislative avanzate nel novembre 2011 dalla Commissione europea e riguardanti la risoluzione alternativa delle controversie: nello specifico la proposta ADR (Alternative Dispute Resolution) relativa alla risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori e la proposta ODR (Online Dispute Resolution) riguardante la risoluzione delle controversie online dei consumatori.
La risoluzione alternativa delle controversie ha il vantaggio di essere in genere più veloce e meno costosa di un normale procedimento giudiziario: da qui il tentativo di rafforzarne l’utilizzo in ambito europeo. In particolare con la proposta ADR si vuole ottenere che in tutti gli Stati membri vengano istituiti degli organismi responsabili della risoluzione alternativa di controversie transfrontaliere sorte tra consumatori dell’Unione per la vendita di beni o la fornitura di servizi. Con la proposta ODR, invece, ci si propone di creare una piattaforma online che gestisca in modo centralizzato i dati personali relativi alle controversie e che verrà utilizzata da quanti desiderano presentare reclami su operazioni transfrontaliere online all’organismo ADR di competenza. Il Garante si è espresso positivamente apprezzando che i principi relativi alla protezione dei dati (in particolare quelli riguardanti le misure di sicurezza, i limiti di accesso, finalità e conservazione dei dati) siano stati inclusi nelle proposte citate fin nella fase iniziale della loro redazione. 
Non di meno il Garante ha proposto alcune raccomandazioni da seguire per assicurare un corretto trattamento dei dati personali coinvolti che riguardano tra le altre cose, il ruolo dei responsabili del trattamento dei dati (a quale responsabile del trattamento dei dati gli interessati devono rivolgersi per le richieste di accesso, rettifica, blocco e cancellazione, o in caso di violazioni specifiche delle norme di protezione dei dati?), le limitazione dell’accesso  e il periodo di conservazione dei dati (ogni assistente ODR dovrebbe avere accesso esclusivamente ai dati necessari all’adempimento dei propri obblighi; l’archiviazione dei dati dovrebbe essere consentita “soltanto per il tempo necessario alla composizione della controversia e all’esercizio del diritto di accesso ai dati da parte degli interessati” prevedendone l’automatica soppressione passati 6 mesi dalla risoluzione della controversia). 

martedì 8 maggio 2012

Registrazione online dei domini ".gov.it"

Dal 2 maggio 2012 le registrazioni e la gestione dei domini di secondo livello “.gov.it” avvengono solo online grazie al nuovo applicativo disponibile sul sito di DigitPA.

Il nuovo servizio permette alle amministrazioni di registrarsi in autonomia e a DigitPA di esercitare il proprio ruolo di controllo e monitoraggio in maniera più efficiente.
Da tale data non vengono quindi più accettate richieste di registrazione al dominio “.gov.it” tramite posta ordinaria, posta elettronica o posta elettronica certificata. Nel frattempo tutte le pratiche già avviate saranno comunque portate a termine.
Dal 2002 sono stati registrati più di 1.300 siti tra amministrazioni centrali e locali, enti di istruzione e universitari, ASL, enti e istituti di previdenza, ordini professionali, con un aumento medio trimestrale di circa l’11%.
Si rammenta che devono essere iscritti al dominio “.gov.it” tutti i siti che le amministrazioni intendono mantenere attivi (Direttiva 8/2009 del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione).


FONTE : http://www.digitpa.gov.it/notizie/registrazione-online-dei-domini-govit

lunedì 7 maggio 2012

Le dichiarazioni anagrafiche si potranno presentare anche via PEC

Con la Circolare 27 aprile 2012, n.9 il Ministero dell'Interno stabilisce che dal 9 maggio 2012 le dichiarazioni anagrafiche potranno essere inoltrate dai cittadini non solo recandosi fisicamente allo sportello designato, ma anche attraverso raccomandata, fax o PEC.

http://www.altalex.com/index.php?idu=202690&cmd5=fa865628cbe2d8505aa5e406de2d54db&idnot=18101

giovedì 3 maggio 2012

Segnalazioni web per la spending review: le perplessità di Pizzetti

In una intervista comparsa stamattina sul quotidiano La Repubblica il Presidente dell'Autorità garante per la Privacy, Francesco Pizzetti, manifesta i suoi dubbi sulla recente iniziativa del Governo di invitare i cittadini ad esprimere via web il loro parere sulla spending review, segnalando sprechi economici nella gestione del denaro pubblico. In particolare le perplessità di Pizzetti si riferiscono all'informativa sul trattamento dei dati e alla struttura del modulo da compilare on line, che non chiarisce quali siano le responsabilità in ballo e le eventuali conseguenze delle "denunce",  che tipo di informazioni l'utente possa fornire nella sua segnalazione, se generiche o relative a singoli funzionari, e cosa succeda in caso di segnalazioni  errate (volutamente o meno), quali conseguenze per l'utente e per il "denunciato".


http://www.corteconti.it/opencms/opencms/handle404?exporturi=/export/sites/portalecdc/_documenti/rassegna_stampa/pdf/2012050321567967.pdf&%5d