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sabato 9 marzo 2013

Ecco perché secondo me Grilli e Giaguari non sono sufficienti per garantire un futuro (anche digitale) al nostro Paese


Guardiamo tutti pazientemente e con una certa dose di disagio quanto sta accadendo nel tessuto sociale, economico e politico del nostro Paese. La crisi si avverte sempre di più e il mondo politico, invece di cavalcare l’innovazione in un momento così delicato, resta immobile in una imbarazzante paralisi, immerso come è nella palude che ha contribuito a generare.
Tutto questo si riflette, come ben sappiamo, sul mercato. E tutti noi oggi stiamo vivendo in un modo o nell’altro gli effetti negativi di questa situazione. Credo che non possiamo restare immobili anche noi e limitarci ad essere spettatori passivi, sperando in tempi migliori.
Non ce lo possiamo permettere.
Gli ostacoli sono quelle cose spaventose che vedi quando togli gli occhi dalla meta” ci ha detto Henry Ford.
Credo che una meta oggi ci sia, ci possa essere e si chiami Innovazione Digitale applicata ai processi delle PA, delle aziende e dei professionisti. Infatti, sistemi corretti ed efficienti di digitalizzazione documentale garantirebbero trasparenza, risparmio ed efficienza (oltre che tutela dell’ambiente). Eppure in questi giorni, guardando svogliatamente i programmi proposti dai maggiori partiti italiani (PD, PDL e M5S) mi ha colpito come essi contengano pochi principi generalissimi sull’argomento che denotano una incredibile ignoranza in materia. Ed è incredibile che proprio un partito come il M5S, così fuori dagli schemi e che sui binari di internet ha affilato le sue armi , abbia dedicato così scarsa attenzione a questi argomenti.
Non basta tuonare proclami su una connessione Internet libera per tutti per risolvere i problemi dell’Italia Digitale.
Ci sono da sviluppare strategie e programmi, difendere regole tecniche che non arrivano mai, alfabetizzare cittadini e funzionari pubblici. Altrimenti il Digitale servirà solo ad aggiungere caos al caos.
Al centro di ogni processo di digitalizzazione ci devono essere:
- la consapevolezza da parte di tutti sugli strumenti che si stanno adoperando,
- una profonda attenzione alla protezione e alla sicurezza informatica dei data base
- una costante verifica dell’interoperabilità e l’applicazione di standard internazionali nei sistemi che si propongono
- un serio e attento sviluppo di archivi digitali che garantiscano una memoria autentica e affidabile nel tempo
- la certezza del diritto in tutte le operazioni che avvengono on line.
Per garantire tutto questo occorrono una forte volontà politica (che va costantemente stimolata su queste tematiche) e la creazione di professionalità nuove e trasversali.
Per questo credo che l’appuntamento del 13 marzo a Roma, il Dig.Eat (www.digeat.it), sia un’occasione da cogliere per essere davvero protagonisti, far sentire la propria voce e rilanciare il mercato del digitale documentale. Così come sarà importante essere presenti, in quanto soci ANORC (www.anorc.it), alla successiva assemblea del 14 marzo.
Durante il Dig.Eat saranno fondati Gli Stati Generali della Memoria Digitale (info: https://www.digeat.it/news/il-13-marzo-durante-il-digeat-di-anorc-la-fondazione-degli-stati-generali-della-memoria), che hanno proprio lo scopo di fungere da stimolo per il potere politico, costituendo un organismo interassociativo e trasversale che possa essere da pungolo costante per chi dovrà decidere il nostro futuro digitale.
Durante l’assemblea favoriremo la nascita di ANORC Professioni, perché senza una seria e garantita professionalità di Responsabili della conservazione digitale (quindi, Record Document Manager) e Responsabili del trattamento del dati personali (quindi, Privacy Officer) non si va da nessuna parte e non si possono rendere i bit dei solidi mattoni su cui costruire le fondamenta della Società dell’Informazione.
Per questo chiedo la partecipazione all’evento di tutti coloro che credono nel digitale. Non potete mancare. Perché se non si è oggi protagonisti di un cambiamento, allora è davvero inutile lamentarsi dopo.
Vi aspetto al Dig.Eat. Andrea Lisi (Presidente di ANORC)

lunedì 22 ottobre 2012

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.L. Crescita n. 179/2012


Finalmente è entrato in vigore il D.L. Crescita n. 179/2012, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 4 ottobre.
L’obiettivo delle misure contemplate nel provvedimento è quello di promuovere la crescita economica, attraverso l’implementazione di infrastrutture e servizi digitali, la nascita e lo sviluppo di startup innovative, l’introduzione di strumenti fiscali volti ad agevolare la realizzazione di grandi opere con capitali privati, a creare le condizioni attrattive necessarie a favorire gli investimenti esteri in Italia, nonché la realizzazione di interventi di liberalizzazione, soprattutto in campo assicurativo.
In particolare, il D.L. n. 179/2012 si concentra sull'attuazione degli obiettivi dell’Agenda digitale, tra cui: la creazione di identità digitali e la diffusione di un documento digitale unico, in sostituzione sia della carta d’identità, sia della tessera sanitaria; la costituzione del domicilio digitale per il cittadino e per le imprese, mediante il quale inviare e ricevere tutte le comunicazioni con la PA; l’istituzione dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR) e dell’Archivio nazionale georeferenziato delle strade e dei numeri civici (ANSC).
Il testo integrale del Decreto Legge n. 179/2012 è disponibile all’indirizzo http://www.gazzettaufficiale.it/moduli/DL_181012_179.pdf.

giovedì 12 luglio 2012

Testo unico bipartisan per l'Agenda Digitale

Il comitato ristretto della Commissione Trasporti e telecomunicazioni della Camera ha approvato il testo unico bipartisan sui servizi elettronici e digitali, un disegno di legge che contiene le proposte di Pd-Udc, Pdl e Lega relative allo sviluppo tecnologico del Paese e all’attuazione dell’Agenda Digitale.
I tre punti principali del testo, che deve ancora essere approvato definitivamente, sono quelli di favorire la digitalizzazione della pubblica amministrazione, trovare i fondi per le infrastrutture di settore e sostenere le start-up legate all’innovazione.
Gli strumenti operativi proposti dal testo sono:
  • incentivi del Governo per lo sviluppo dei servizi digitali e la digitalizzazione della PA, da attuarsi attraverso l’utilizzo di formati aperti, software libero e protocolli aperti;
  • esenzioni fiscali a favore di Province e Comuni per la realizzazione di impianti di comunicazione elettronica in fibra ottica, prevedendo inoltre l’istituzione di un Catasto comunale per le infrastrutture di questo tipo già esistenti;

  • incentivi a sostegno delle start-up e creazione di un 'Fondo per l'Italia' da aprire alla partecipazione di soggetti sia pubblici che privati, con una dotazione iniziale di 30 milioni di euro.

mercoledì 23 maggio 2012

FORUM PA 2012: Agenda Digitale, semplificazione e sviluppo


Si è di recente svolto a Roma il convegno di ForumPA (16-19 Maggio) che ha incentrato quest’anno la sua attenzione su Agenda Digitale, Semplificazione e Sviluppo dell’Open Government. L’incontro tra Enti pubblici, imprese e operatori ICT che si tiene annualmente ha l’obiettivo di promuovere nuove politiche di digitalizzazione della “macchina amministrativa”.
A tal riguardo l’Agenda Digitale si configura come una strategia che prevede una serie di interventi normativi (pacchetto decreti digItalia) e progetti operativi mediante l’istituzione della cabina di regia organizzata in sei gruppi di lavoro, suddivisi in base ai principali obiettivi da raggiungere entro il 2020, secondo quanto previsto nel 2010 dalla Commissione europea “Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”. 
Le iniziative coordinate dalla cabina di regia riguardano soprattutto: 
1) Banda larga e ultra-larga. Per “banda larga” si intende il sistema di connessione che permette di inviare informazioni a una velocità che varia dai 2 ai 20 Mbps (megabit per secon-do). La “banda ultra-larga”, invece, viaggia a velocità superiore;
2) Smart communities/Cities. Le città “smart” sono spazi urbani entro i quali le comunità residenti possono incontrarsi, scambiare opinioni, discutere di problemi comuni, avvalendosi di tecnologie all’avanguardia;
3) Open data. L’open data (letteralmente “dati aperti”) è un nuovo approccio alla gestione dei dati e delle informazioni in possesso delle istituzioni pubbliche, interamente gestito attraverso le tecnologie telematiche;
4) Cloud Computing. La “nuvola di dati” è una delle novità più importanti delle evoluzioni tecnologiche. Questo processo permette la maggiore interoperabilità dei dati;
5) E-government. Con l’Agenda Digitale si creano nuovi incentivi per l’utilizzo delle tecnologie digitali nei processi amministrativi per fornire servizi ai cittadini.
Si evince che uno degli elementi cardine nella definizione del quadro strategico riguarda l’evoluzione tecnologica in atto (web 2.0, cloud computing, servizi in mobilità), considerata la vera spinta alla crescita del sistema-Paese. Sono soprattutto tre i fattori di cambiamento:
- progresso tecnologico;
- evoluzione della domanda dell’utenza verso servizi online;
- trasformazione della pubblica amministrazione in base ai principi di trasparenza, efficienza, accountability e misurazione dei risultati conseguiti.