martedì 15 novembre 2011
Raccomandazioni della Commissione sulla conservazione digitale del patrimonio culturale
lunedì 14 novembre 2011
Scade il 29 novembre il termine per la PEC
Entro il 29 novembre 2011 tutte le imprese costituite in forma societaria iscritte nel registro delle imprese dovranno procedere alla comunicazione del proprio indirizzo di posta elettronica certificata nei confronti del registro stesso. Questo è quanto ribadisce la circolare n. 3645 del 3 novembre 2011 emanata dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il mancato rispetto del termine comporta l'applicazione delle sanzioni previste dall'art. 2630 del codice civile (sanzione amministrativa pecuniaria da 103 a 1.032 euro con riduzione a un terzo in caso di ravvedimento entro 30 giorni) in capo al legale rappresentante dell'impresa stessa.
Sono tenute alla comunicazione:
- società di capitali e di persone;
- società semplici;
- società cooperative;
- società in liquidazione;
- società estere che hanno in Italia una o più sedi secondarie.
martedì 8 novembre 2011
Il tribunale di Padova dice no all’oscuramento preventivo di siti Internet
Un interessante provvedimento, ricco di conseguenze, è stato emesso da un giudice del Tribunale di Padova nell’ambito della controversia tra la Moncler e 493 siti accusati di vendere prodotti contraffatti della nota multinazionale dell’abbigliamento. Il provvedimento stabilisce il dissequestro dei siti coinvolti, dei quali in un primo momento la Moncler aveva ottenuto l’oscuramento. Secondo il giudice per le indagini preliminari, infatti, non ci sono al momento prove sufficienti che giustifichino un'iniziativa così drastica a danno dei siti, se non la presenza del nome “Moncler” negli indirizzi web. Poiché, quindi, è necessario svolgere indagini ulteriori, in attesa di raccogliere prove più significative i siti possono tornare fruibili. Questo provvedimento viene salutato dai provider come un passo decisivo verso la fine del “sequestro facile” e il segno di una maggiore considerazione dei loro diritti.
lunedì 7 novembre 2011
La riscossione SIAE e le proteste del web
Ha sollevato un polverone di polemiche l’iniziativa intrapresa dalle SIAE di inviare una lettera di riscossione ai siti web e ai blog che trasmettono trailer cinematografici contenente musica coperta da diritto d’autore. Con l’unica eccezione dei siti non a scopo commerciale (quindi non contenenti pubblicità), tutti gli altri dovranno versare i diritti alla SIAE, per un ammontare di circa 450 euro a trimestre per la pubblicazione di 30 trailer l’anno. Né verrà fatta distinzione tra i siti che caricano direttamente i contenuti e quelli che utilizzano un filmato presente su Youtube (embedding). Questa iniziativa arriva in seguito all’accordo stipulato il 17 gennaio 2011 tra la SIAE, l’AGIS e altre associazioni cinematografiche aderenti che regola l'utilizzazione attraverso i siti dei locali cinematografici delle opere musicali tutelate dalla Siae. Prevedibile la reazione negativa dei titolari di siti e blog interessati, che hanno ritirato in queste ultime settimane una grande quantità di trailer dalla rete, con conseguenze potenzialmente negative anche per il mercato cinematografico, né molto utili per loro, dal momento che verranno sottoposti a tassazione anche i filmati pubblicati nell’anno corrente e poi rimossi. La misura della SIAE si ispira a una norma sul diritto d’autore considerata da molti superata e non adatta agli attuali sviluppi tecnologici (artt. 46bis e 18bis della L.d.A. n. 633/1941 e successive modificazioni), e molte sono le voci sul web che la stanno criticando come una “raccolta fondi” forzosa.
venerdì 4 novembre 2011
L'albo non torna cartaceo nemmeno in caso di guasto
In materia di albo pretorio on line una recente circolare emanata dalla direzione centrale per i servizi demografici del Ministero degli Interni (n.26 del 28/10/2011) stabilisce che, anche qualora il sistema informatico del comune dovesse andare in blocco, non verranno comunque ripristinate, nemmeno per la durata dell’emergenza, le pubblicazioni cartacee. La circolare è stata emanata in seguito alle numerose richieste pervenute da comuni che erano incappati in guasti informatici, e la questione è stata sottoposta al parere di DigitPA. Si è stabilito che dovrà essere cura del comune cautelarsi contro tali evenienze secondo quanto previsto dall’art.50 del dlgs n. 82/2005, garantendo la continuità operativa attraverso l’uso di “siti web alternativi”.