mercoledì 27 marzo 2013
Curiosità: in Italia grazie al digitale ricavi per 20 miliardi nei settori creativi
Lo studio evidenzia anche quanto siano cresciuti negli ultimi anni i ricavi provenienti dal business digitale (15% annuo) parimenti a un aumento considerevole del consumo dei media (basti pensare che secondo lo studio dedichiamo ora ad Internet circa il doppio del tempo rispetto a sette anni fa).
giovedì 20 settembre 2012
Lanciata sul sito del Miur la consultazione sulla Governance di Internet
giovedì 27 ottobre 2011
Anche in Italia i vantaggi degli Open Data
Diventati già da tempo pratica di buona amministrazione negli Stati Uniti e in diversi Paesi europei arrivano anche in Italia gli Open Data, ossia banche dati detenute da strutture pubbliche e raccolte con i soldi dei contribuenti che vengono rese consultabili e messe a disposizione dei cittadini (tornando sostanzialmente nelle mani di chi li ha pagati). I due comuni apripista in questa iniziativa sono stati quelli di Firenze e Udine, il cui esempio verrà a breve seguito da Torino, Matera e Roma. Dei primi passi erano già stati compiuti dalla Regione Piemonte, che da qualche anno ha messo a disposizione via Internet dei dati istituzionali, ma l’evento di maggiore impatto e più atteso sarà la fruibilità dal computer di casa della grande quantità di dati raccolti dall’Istat. Studi accurati (oltre all’esperienza dei Paesi che li hanno già adottati) dimostrano che gli Open Data garantiscono non solo una maggiore trasparenza ed efficienza della PA, ma hanno un impatto positivo sull’intero sistema e sulla cittadinanza, che informandosi ha gli strumenti per compiere delle scelte più oculate (per esempio in ambito sanitario, o per quanto riguarda la pubblica istruzione), stimolando a sua volta la PA a un funzionamento maggiormente virtuoso.