Qualche giorno fa ho visto per l’ennesima volta il capolavoro di Sergio Leone “Il buono, il brutto, il cattivo”. Nello “spaghetti-western”, inventato dal geniale regista italiano, si disegnava uno scenario irreale, decontestualizzato, dove ogni duello era un epico gioco di sguardi e i personaggi somigliavano, più che a straccioni della Frontiera, agli eroi omerici o meglio ai samurai nipponici di Akira Kurosawa. E in un contesto caratterizzato da paesaggi polverosi e assolati, da volti ruvidi e violenti e da saloon pronti ad esplodere, erano i fucili e le pistole a dettare legge.
Che attinenza ha tutto questo con il Codice dell’amministrazione digitale?
Probabilmente nessuna, eppure a me è venuto in mente che…
Premesse: C’era una volta il Far Web
(...)
Inizia così il nuovo brillante articolo dell' Avv. Andrea Lisi, dal titolo "Il Buono, il Brutto, il Cattivo nel "nuovo " Codice dell'Amminstrazione Digitale", una cavalcata nelle lande del Far Web di incertezze nel quale il legislatore ha tentato di imporre delle regole con il Codice dell'Amministrazione Digitale.Potete leggerlo su PuntoInformatico o sul sito dello Studio Legale Lisi. Buona lettura!
Che attinenza ha tutto questo con il Codice dell’amministrazione digitale?
Probabilmente nessuna, eppure a me è venuto in mente che…
Premesse: C’era una volta il Far Web
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Inizia così il nuovo brillante articolo dell' Avv. Andrea Lisi, dal titolo "Il Buono, il Brutto, il Cattivo nel "nuovo " Codice dell'Amminstrazione Digitale", una cavalcata nelle lande del Far Web di incertezze nel quale il legislatore ha tentato di imporre delle regole con il Codice dell'Amministrazione Digitale.Potete leggerlo su PuntoInformatico o sul sito dello Studio Legale Lisi. Buona lettura!
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