Un giudice newyorchese ha da poco emesso un’interessante sentenza concernente il diritto d’autore. Protagonista della vicenda la piattaforma ReDigi che offre agli utenti la possibilità di rivendere e comprare di seconda mano tracce musicali legittimamente acquistate, abbassandone il prezzo di circa 50 centesimi rispetto al costo su iTunes e senza chiedere alcuna autorizzazione alle etichette discografiche. Da qui la nascita di un contenzioso tra ReDigi e la Recording Industry Association of America (RIAA).
Il giudice newyorchese con la sua sentenza ha dato ragione alle major discografiche, stabilendo che la distribuzione non autorizzata dei file musicali su Internet rappresenta una chiara violazione del diritto d'autore e che l’attività di rivendita dovrebbe essere soggetta all'autorizzazione dei legittimi detentori dei diritti.
Questo nonostante la normativa statunitense preveda il principio dell'esaurimento del diritto di distribuzione, in base al quale l'acquirente può a sua volta legittimamente regalare o vendere un prodotto protetto da proprietà intellettuale.
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