lunedì 22 ottobre 2012

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.L. Crescita n. 179/2012


Finalmente è entrato in vigore il D.L. Crescita n. 179/2012, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 4 ottobre.
L’obiettivo delle misure contemplate nel provvedimento è quello di promuovere la crescita economica, attraverso l’implementazione di infrastrutture e servizi digitali, la nascita e lo sviluppo di startup innovative, l’introduzione di strumenti fiscali volti ad agevolare la realizzazione di grandi opere con capitali privati, a creare le condizioni attrattive necessarie a favorire gli investimenti esteri in Italia, nonché la realizzazione di interventi di liberalizzazione, soprattutto in campo assicurativo.
In particolare, il D.L. n. 179/2012 si concentra sull'attuazione degli obiettivi dell’Agenda digitale, tra cui: la creazione di identità digitali e la diffusione di un documento digitale unico, in sostituzione sia della carta d’identità, sia della tessera sanitaria; la costituzione del domicilio digitale per il cittadino e per le imprese, mediante il quale inviare e ricevere tutte le comunicazioni con la PA; l’istituzione dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR) e dell’Archivio nazionale georeferenziato delle strade e dei numeri civici (ANSC).
Il testo integrale del Decreto Legge n. 179/2012 è disponibile all’indirizzo http://www.gazzettaufficiale.it/moduli/DL_181012_179.pdf.

venerdì 19 ottobre 2012

Il Garante Privacy approva la procedura di imbarco con le impronte digitali


Con l’obiettivo di snellire le procedure di imbarco, verificando con maggiore celerità l’identità dei passeggeri ai gate, Alitalia intende predisporre il nuovo servizio “fast boarding” per i suoi clienti “Millemiglia”.
Con tale sistema, peraltro già sperimentato da altre compagnie aeree europee, i passeggeri potranno scegliere di farsi rilevare le impronte digitali, le quali verranno criptate in un codice che sarà inserito in un template insieme ai dati identificativi del cliente. Tutti questi dati saranno poi caricati sul microchip di una smart card a radiofrequenza (utilizzabile con una tecnologia Rfid).
Al momento dell'accesso al gate di imbarco, quindi, i passeggeri verranno identificati attraverso un sistema che confronta le loro impronte digitali con i template memorizzati sulle carte elettroniche. In tal modo, non sarà creata alcuna banca dati perché il codice criptato dei dati biometrici rimarrà solo sulla smart card e quindi nell'esclusiva disponibilità dei clienti.
Inoltre, i dati presenti nella smart card verranno protetti con specifiche misure di sicurezza al fine di contenere al minimo i rischi di accesso abusivo alle informazioni contenute.
In ogni caso, tale sistema sarà alternativo e non sostitutivo rispetto a quello di identificazione tradizionale e i passeggeri potranno usufruirne solo dopo aver dato il proprio consenso scritto.
Tuttavia, l'Autorità garante per la protezione dei dati personali ha però prescritto ad Alitalia l'adozione di ulteriori garanzie per la sicurezza dei dati dei clienti.
In particolare, come condizione per l'avvio del sistema, il Garante ha prescritto una serie di misure ulteriori a protezione dei dati dei passeggeri:
  • sulla smart card non dovrà essere riportata alcuna indicazione che renda immediatamente identificabile il passeggero;
  •  l'informativa resa ai clienti dovrà essere integrata indicando chiaramente le finalità che si intendono perseguire con il nuovo sistema;
  • Alitalia dovrà utilizzare i dati biometrici solo nella fase del loro "caricamento" nella carta;
  • la compagnia dovrà adottare idonee misure per inibire immediatamente tutte le funzioni della carta elettronica in caso di furto o smarrimento e dovrà fornire adeguate istruzioni ai passeggeri sulla corretta custodia della carta e sugli adempimenti in caso di perdita.

mercoledì 17 ottobre 2012

Sussite - ai sensi del d.lgs. 231/2001 - la responsabilità amministrativa dell'impresa per violazioni in materia di sicurezza sul lavoro

La recente sentenza n. 40070 del 10 ottobre 2012 della IV Sezione Penale inteviene in materia di responsabilità amministrativa dell’azienda per violazione delle norme a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Nel caso di specie, si fà riferimento all’articolo 25-septies del d.lgs. n. 231/2001, così come novellato dall’art. 300 del d.lgs. 81/2008, ovvero ai reati commessi con “violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro”. In particolare, la Suprema Corte si è espressa sulla rideterminazione del calcolo delle quote quale sanzione amministrativa.