martedì 15 novembre 2011

Raccomandazioni della Commissione sulla conservazione digitale del patrimonio culturale

Nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 29/10/2011 L 283/39 sono contenute delle “Raccomandazioni sulla digitalizzazione e l’accessibilità in rete dei materiali culturali e sulla conservazione digitale”. Questo interessante documento, oltre a evidenziare il punto di vista della Commissione UE sull’argomento, delinea quelli che con ogni probabilità saranno (o dovrebbero essere nell’intenzione dei sottoscrittori) gli immediati sviluppi della digitalizzazione del patrimonio culturale in Europa. Nel documento si ribadisce, infatti, che uno dei principali settori di intervento dell’Agenda digitale europea è proprio “la digitalizzazione e la conservazione del patrimonio culturale europeo, che comprende materiali a stampa (libri, riviste, giornali), fotografie, oggetti museali, documenti d’archivio, materiali sonori e audiovisivi, monumenti e siti archeologici”. In questa direzione si è già collocata l’iniziativa Europeana, biblioteca archivio e museo digitale d’Europa, varata nel 2008 per volontà della Commissione con l’intento di creare un unico grande archivio digitale di foto, filmati, carte geografiche e libri presenti negli archivi storici della agenzie di stampa di tutta la UE. Lo scopo della commissione è che Europeana raggiunga nel 2015 i trenta milioni di oggetti complessivi digitalizzati. Motore principale dell’iniziativa della Commissione è la volontà di tutelare e accrescere il ruolo culturale che l’Europa riveste nel mondo, ma non solo. Nella più ampia diffusione e accessibilità di questi contenuti grazie alla rete la Commissione riconosce vantaggi per la popolazione, la diffusione democratica della conoscenza e della cultura e anche positive ricadute economiche (sempre nel rispetto dei diritti d’autore e dei diritti afferenti, come spesso nel documento si torna a raccomandare). Necessità impellente per la buona riuscita del progetto e che gli Stati membri svolgano un’azione concertata, contribuendovi in maniera il più possibile omogenea (anche nelle procedure adottate) e rispettando alcuni principi e raccomandazioni fondamentali anche per garantire l’interoperabilità dei materiali digitalizzati. Tra le azioni raccomandate innanzitutto lo stimolare il partenariato tra pubblico e privato per reperire finanziamenti all’onerosa opera di digitalizzazione, favorendo lo scambio e la condivisione tra i diversi Paesi europei di tecnologie e apparecchiature specifiche. Fondamentale anche cercare di raggiungere una linea comune nella pubblicazione di opere orfane o fuori commercio, nell’ostacolare l’apposizione su opere di pubblico dominio “di filigrane intrusive o altri dispositivi visivi di protezione che fungano alla volta da marchi di proprietà o di provenienza”, nel promuovere una politica comune (al momento inesistente) che salvaguardi il materiale digitalizzato dai rischi del tempo, ad esempio quelli legati all’obsolescenza dei processi e delle apparecchiature che potrebbero rendere illeggibili alcuni documenti. Altra raccomandazione della Commissione è che ogni Paese lavori per incentivare all’interno dei propri confini la conservazione digitale dei documenti dei in oggetto da parte delle pubbliche istituzioni e il deposito di copie digitali libere prive di dispositivi tecnici di protezione presso le biblioteche di deposito legale. Per quanto riguarda l’Italia è stato indicato come obiettivo da raggiungere per il 2015 il numero di ben 3.705.000 documenti da far confluire nelle banche dati di Europeana.

lunedì 14 novembre 2011

Scade il 29 novembre il termine per la PEC

Entro il 29 novembre 2011 tutte le imprese costituite in forma societaria iscritte nel registro delle imprese dovranno procedere alla comunicazione del proprio indirizzo di posta elettronica certificata nei confronti del registro stesso. Questo è quanto ribadisce la circolare n. 3645 del 3 novembre 2011 emanata dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il mancato rispetto del termine comporta l'applicazione delle sanzioni previste dall'art. 2630 del codice civile (sanzione amministrativa pecuniaria da 103 a 1.032 euro con riduzione a un terzo in caso di ravvedimento entro 30 giorni) in capo al legale rappresentante dell'impresa stessa.

Sono tenute alla comunicazione:

  • società di capitali e di persone;
  • società semplici;
  • società cooperative;
  • società in liquidazione;
  • società estere che hanno in Italia una o più sedi secondarie.

martedì 8 novembre 2011

Il tribunale di Padova dice no all’oscuramento preventivo di siti Internet

Un interessante provvedimento, ricco di conseguenze, è stato emesso da un giudice del Tribunale di Padova nell’ambito della controversia tra la Moncler e 493 siti accusati di vendere prodotti contraffatti della nota multinazionale dell’abbigliamento. Il provvedimento stabilisce il dissequestro dei siti coinvolti, dei quali in un primo momento la Moncler aveva ottenuto l’oscuramento. Secondo il giudice per le indagini preliminari, infatti, non ci sono al momento prove sufficienti che giustifichino un'iniziativa così drastica a danno dei siti, se non la presenza del nome “Moncler” negli indirizzi web. Poiché, quindi, è necessario svolgere indagini ulteriori, in attesa di raccogliere prove più significative i siti possono tornare fruibili. Questo provvedimento viene salutato dai provider come un passo decisivo verso la fine del “sequestro facile” e il segno di una maggiore considerazione dei loro diritti.

lunedì 7 novembre 2011

La riscossione SIAE e le proteste del web

Ha sollevato un polverone di polemiche l’iniziativa intrapresa dalle SIAE di inviare una lettera di riscossione ai siti web e ai blog che trasmettono trailer cinematografici contenente musica coperta da diritto d’autore. Con l’unica eccezione dei siti non a scopo commerciale (quindi non contenenti pubblicità), tutti gli altri dovranno versare i diritti alla SIAE, per un ammontare di circa 450 euro a trimestre per la pubblicazione di 30 trailer l’anno. Né verrà fatta distinzione tra i siti che caricano direttamente i contenuti e quelli che utilizzano un filmato presente su Youtube (embedding). Questa iniziativa arriva in seguito all’accordo stipulato il 17 gennaio 2011 tra la SIAE, l’AGIS e altre associazioni cinematografiche aderenti che regola l'utilizzazione attraverso i siti dei locali cinematografici delle opere musicali tutelate dalla Siae. Prevedibile la reazione negativa dei titolari di siti e blog interessati, che hanno ritirato in queste ultime settimane una grande quantità di trailer dalla rete, con conseguenze potenzialmente negative anche per il mercato cinematografico, né molto utili per loro, dal momento che verranno sottoposti a tassazione anche i filmati pubblicati nell’anno corrente e poi rimossi. La misura della SIAE si ispira a una norma sul diritto d’autore considerata da molti superata e non adatta agli attuali sviluppi tecnologici (artt. 46bis e 18bis della L.d.A. n. 633/1941 e successive modificazioni), e molte sono le voci sul web che la stanno criticando come una “raccolta fondi” forzosa.

venerdì 4 novembre 2011

L'albo non torna cartaceo nemmeno in caso di guasto

In materia di albo pretorio on line una recente circolare emanata dalla direzione centrale per i servizi demografici del Ministero degli Interni (n.26 del 28/10/2011) stabilisce che, anche qualora il sistema informatico del comune dovesse andare in blocco, non verranno comunque ripristinate, nemmeno per la durata dell’emergenza, le pubblicazioni cartacee. La circolare è stata emanata in seguito alle numerose richieste pervenute da comuni che erano incappati in guasti informatici, e la questione è stata sottoposta al parere di DigitPA. Si è stabilito che dovrà essere cura del comune cautelarsi contro tali evenienze secondo quanto previsto dall’art.50 del dlgs n. 82/2005, garantendo la continuità operativa attraverso l’uso di “siti web alternativi”.