giovedì 28 ottobre 2010

La polizia ci spia su Facebook..

Nei giorni della visita del nostro Presidente della Repubblica in Cina apprendo qualcosa che, purtroppo nel male, ci avvicina molto.
A quanto si legge dalle pagine dell'Espresso (“La polizia ci spia su Facebook” di Giorgio Florian), i dirigenti della nostra Polizia postale hanno strappato, primi in Europa, un patto di collaborazione con il noto social network, che prevede la possibilità di attivare una serie infinita di controlli tra le pagine personali degli utenti senza dover presentare una richiesta della magistratura e attendere i tempi necessari per una rogatoria internazionale.
Viene spontaneo domandarsi a che titolo la Polizia Postale effettui quest'accesso ai dati personali degli utenti di Facebook.
Reprimere i reati e sicuramente un nobile intento ma ci sono regole (quelle previste dal codice privacy) che devono essere rispettate e solo un magistrato può stabilire quando, come e con che limiti possano essere disapplicate.
Può davvero un accordo tra la polizia e un privato prevedere la possibilità di accesso incondizionato a tale mole di dati personali?? Sicuramente questa storia avrà degli sviluppi..


AGGIORNAMENTO

Una notizia ANSA delle 16:30 di ieri ha chiarito che la polizia "non può accedere ai profili degli utenti di Facebook, se non dopo un'autorizzazione del magistrato e con l'utilizzo di una rogatoria internazionale". Lo precisa il direttore della polizia postale e delle comunicazioni, Antonio Apruzzese, in riferimento all'articolo dell'Espresso.
Un dubbio però resta: in questo fatidico incontro tra Facebook e la nostra polizia postale (che in realtà si sarebbe tenuta a Roma e non a Palo Alto come scrive l'espresso) cosa si sono detti? Che tipi di accordi hanno raggiunto? Penso che ci saranno altri aggiornamenti..

NON PAGHI LA RETTA DELL’ASILO DI TUO FIGLIO? ATTENTO O FINIRAI SUL WEB COME MOROSO…

Pont Saint Martin è un Comune al confine tra Valle d’Aosta e Piemonte che non conta neanche quattromila abitanti, ma è dotato di un sito internet molto efficiente, forse fin troppo…

Con delibera del 3 settembre 2010, pubblicata sull’apposito sito web del Comune, la Giunta rendeva note le ingiunzioni di pagamento con le generalità non solo di chi non aveva versato il canone dovuto per il servizio mensa (dunque i genitori dei bambini), ma anche i nomi dei minori (!!!) che hanno usufruito del servizio mensa, oltre all’ammontare del debito, comprensivo di multa. A rendere ancora più paradossale la vicenda è l’importo esiguo di tali ingiunzioni, che variano da un minimo di 144,13 ad un massimo di 1.624,35 euro...

Tale pubblicazione ha innescato una reazione a catena di proteste, anche a livello nazionale, provocando una specie di “gogna” mediatica di tale spessore da interessare il Garante privacy che, con comunicato stampa del 27.10.2010, ha reso noto di aver aperto un’istruttoria ad hocsulla diffusione dei nomi di chi non è in regola con il pagamento della retta dell’asilo”. L'autorità ha anche inviato una lettera al Comune di Pont-Saint-Martin con cui ha ricordato come lo stesso Garante si sia più volte espresso nel senso di ritenere "illecita la diffusione di dati personali mediante la pubblicazione di avvisi di mora o di sollecitazioni di pagamento”, sottolineando nuovamente come tali tipi di informazioni debbano essere comunicati personalmente alle parti interessate, in quanto la loro diffusione deve limitarsi a consistere in “avvisi di carattere generale”.

Tale nota dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali ha indotto l’amministrazione a togliere l’atto amministrativo in questione dal sito.

Il Sindaco ha spiegato che la pubblicazione di tali dati risponde a quanto prescritto nel relativo regolamento comunale: a questo punto sarebbe auspicabile una sua modifica, in via di autotutela, essendo probabilmente ormai prescritto ogni ricorso giurisdizionale…

Guido Yeuillaz ha inoltre aggiunto, forse per risparmiarsi almeno l’accusa di discriminazione, che nell’elencazione dei genitori morosi compaiono sia italiani che stranieri, prendendo così le distanze dal comune di Adro…

La violazione della Privacy è stata ravvisata dalla consigliera di minoranza Cleta Yeuillaz che ha portato in Consiglio comunale la vicenda, affermando che la pubblicazione sul sito web dei genitori morosi ha in realtà esposto questi ultimi al giudizio da parte dei propri concittadini, "con il rischio di discriminazione all'interno di un piccolo paese come il nostro''.

venerdì 22 ottobre 2010

E' arrivato Vivifacile!!

Vivifacile il nuovo portale della Pubblica Amministrazione
Sembra un nuovo gioco a premi, di quelli dove vinci una bella rendita mensile che ti aiuta a "vivere facile" e invece si tratta del nuovo portale di servizi della Pubblica Amministrazione. 
Vivifacile realizza il nuovo approccio della Pubblica Amministrazione che vede al centro della propria azione la soddisfazione delle esigenze degli utenti, siano essi cittadini, professionisti o imprese.
In pratica, tramite un'unica registrazione su questo portale,  il cittadino, il professionista o l'impresa, possono accedere a tutti i servizi on line presenti e futuri della Pubblica Amministrazione centrale e locale. 
Il primo servizio disponibile riguarda la scuola ma non avendo figli non ho potuto effettuare la registrazione e provare il sistema. (Mi piacerebbe sapere come funziona effettivamente il servizio, se qualcuno può, si registri!).
L'iniziativa, comunque, sembra essere interessante, ogni cittadino avrà una propria interfaccia unica verso i servizi offerti dall'amministrazione. Ma, viene spontaneo chiedere, quali servizi sono attualmente così avanzati da permetterne una condivisione? Insomma, il portale c'è ed è un buon inizio ma i servizi arriveranno?

mercoledì 20 ottobre 2010

Il "collegato lavoro" modifica il Codice Privacy

Il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge "collegato lavoro" alla manovra finanziaria 2009 (DDL 1167-b) in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Tra le numerose novità legate al mondo del lavoro e della pubblica amministrazione, segnaliamo la modifica apportata al “Codice della Privacy” relativamente alla disciplina del trattamento di dati personali effettuato da soggetti pubblici.
La modifica, secondo quanto riportato dal sito del Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione, ha lo scopo di bilanciare le esigenze di trasparenza nello svolgimento delle funzioni pubbliche nella P.A. e la necessità di tutelare la riservatezza dei dati personali.
Saranno oggetto di protezione soltanto le notizie concernenti la riservatezza dei dati strettamente personali, come ad esempio lo stato di salute o comunque atti a rivelare informazioni sensibili.

L'art. 14. del Disegno di Legge approvato sopprime, quindi, l’ultimo periodo del comma 1 dell'art.1 e aggiunge un nuovo comma 3 all’articolo 19:

3-bis. Le notizie concernenti lo svolgimento delle prestazioni di chiunque sia addetto a una funzione pubblica e la relativa valutazione sono rese accessibili dall’amministrazione di appartenenza. Non sono invece ostensibili, se non nei casi previsti dalla legge, le notizie concernenti la natura delle infermità e degli impedimenti personali o familiari che causino l’astensione dal lavoro, nonché le componenti della valutazione o le notizie concernenti il rapporto di lavoro tra il predetto dipendente e l’amministrazione, idonee a rivelare taluna delle informazioni di cui all’articolo 4, comma 1, lettera d)”.



venerdì 15 ottobre 2010

ILLEGITTIMA LA CLAUSOLA DEL BANDO PER L’AFFIDAMENTO DI LAVORI PUBBLICI CHE IMPONE ALLE DITTE LA DISPONIBILITA’ ANCHE DELLA PEC

Con Ordinanza n. 736 del 30.9.2010 il TAR Lecce sez. III ha sospeso gli atti di gara per l’affidamento di un appalto di lavori pubblici in quanto al Giudice amministrativo è apparsa illegittima la clausola del relativo bando che impone che alle ditte concorrenti la contestuale disponibilità di “più forme di ricezione concernenti le suddette comunicazioni di gara (ossia domicilio, fax e posta elettronica certificata)”. A tanto il TAR giunge dopo aver valutato come la previsione, nel bando, di un obbligo a carico delle ditte partecipanti di indicare sia il fax che la posta elettronica certificata nella domanda di partecipazione al fine dell’invio delle comunicazioni, sia del tutto in contrasto con l’art. 79 del decreto legislativo n. 163 del 2006, che individua questi due mezzi di comunicazione come alternativi e non cumulativi. Né il GA ha potuto omettere di considerare, nella propria pronuncia, come l’obbligo per le imprese già attive di munirsi di un indirizzo di posta elettronica non sarà operante prima del novembre 2011.

mercoledì 13 ottobre 2010

Informazioni commerciali: al via i lavori del codice

(da Newsletter Garante Privacy n.324 del 12 ottobre 2010)

Al via i lavori preparatori del codice deontologico per le imprese che offrono servizi di informazione commerciale. 
Con un provvedimento, di cui è stato relatore Francesco Pizzetti, pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale, il Garante per la protezione dei dati personali ha invitato le associazioni di categoria interessate (operatori del settore, imprenditori, consumatori) a fornire il loro contributo in vista dell'adozione del codice che disciplinerà un ambito informativo di particolare rilievo per il sistema economico. I dati registrati dalle imprese che operano nel settore delle informazioni commerciali, infatti, possono riguardare aspetti organizzativi, finanziari o patrimoniali dell'attività svolta dagli operatori economici, ma possono anche fare riferimento a persone fisiche che svolgono ruoli di particolare responsabilità nelle società.
Il Codice di deontologia e buona condotta dovrà, in particolare, fissare le regole per la raccolta, l'elaborazione e la conservazione di tali informazioni, individuando anche idonei meccanismi per favorire la qualità e l'esattezza dei dati utilizzati.
Tutti i soggetti appartenenti alle categorie interessate e che ritengano di avere titolo a sottoscrivere il codice, sono dunque chiamati a comunicare la loro adesione o a confermarla se già espressa a seguito dell'invito formulato a suo tempo dall'Autorità.
Ai fini dell'ammissione ai lavori che porteranno all'adozione del Codice deontologico, il Garante, oltre a valutare la effettiva appartenenza alle categorie interessate alla sottoscrizione del codice, verificherà l'organizzazione e l'articolazione sul territorio dei soggetti che si ritengono rappresentativi, le attività da loro svolte in concreto anche con riferimento alla protezione dei dati personali, il numero dei soggetti effettivamente rappresentati in rapporto alla categoria.
Comunicazioni e documentazione potranno essere inoltrate, entro il 5 novembre 2010, al Garante per la protezione dei dati personali anche mediante e-mailcodiceinfocommerciali@garanteprivacy.it.

venerdì 1 ottobre 2010

Approvati i nuovi Incoterms 2010!


E' stata approvata dalla Camera di Commercio Internazionale (ICC) di Parigi la nuova versione degli Incoterms 2010. Come è noto un pò a tutti (tranne che a Silvia che ha ancora paura di questo parolone!), si tratta dei termini commerciali che individuano le responsabilità, le spese ed i rischi connessi alla consegna della merce nelle compravendite internazionali.
Pertanto, dal 1° gennaio 2011, per quanto concerne i termini di consegna delle merci vendute e in merito agli obblighi che le parti intendono inserire nei propri contratti, ci si dovrà uniformare a quanto è contenuto nel nuovo documento.

Il Suap prende finalmente forma

Sono stati pubblicati in Gazzetta ufficiale (GU n. 229 del 30-9-2010) due attesi decreti che agevoleranno definitivamente l'apertura di un'impresa.
Il DPR n.160 del 7 settembre 2010 contiene il Regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività produttive che permetterà, finalmente ai SUAP di operare come unico soggetto pubblico di riferimento territoriale per tutti i procedimenti che abbiano ad oggetto l'esercizio di attività produttive e di prestazione di servizi, e quelli relativi alle azioni di localizzazione, realizzazione, trasformazione, ristrutturazione o riconversione, ampliamento o trasferimento, nonché cessazione o riattivazione delle suddette attività.
L'imprenditore non dovrà più recarsi presso ogni singolo sportello dell'amministrazione ma sarà lo stesso SUAP a provvedere all'inoltro telematico della documentazione alle altre amministrazioni che intervengono nel procedimento, le quali dovranno, a loro volta, adottare modalità telematiche di ricevimento e di trasmissione.
E' prevista, inoltre, l'istituzione del portale “Impresainungiorno” che fornendo servizi specifici ai vari SUAP, permetterà ai futuri imprenditori si seguire tutto l'iter procedimentale relativo all'apertura di una nuova impresa.
Il DPR n. 159 del 9 luglio 2010, invece, da il via libera alla costituzione delle Agenzie per le Imprese elencandone i requisiti e le modalità per l'accreditamento.
Tali Agenzie sono soggetti privati che potranno accertare e attestare la sussistenza dei requisiti e dei presupposti previsti dalla normativa per l'esercizio dell'attività di impresa e, fatti salvi i procedimenti che comportano attività discrezionale da parte dell'amministrazione, in caso di istruttoria con esito positivo, potranno rilasciare dichiarazioni di conformità che costituiscono titolo autorizzatorio per l'esercizio dell'attività.
Sembra davvero che stia per realizzarsi il sogno di ogni imprenditore: poter aprire un'impresa in un giorno!

non è più pec, non è più cec pac, non è più pecu...





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...ma è PostaCertificat@!!! Così viene presentata su https://www.postacertificata.gov.it/home/index.dot e nelle ultime circolari interne del Ministero!
E i cittadini italiani dovrebbero capirci qualcosa?!? ;-)
Il numero di caselle attivate ad oggi è di: 174.473!!!
Ci rendiamo conto dell'incredibile flop di qusto servizio profumatamente pagato dallo Stato Italiano??
Per non parlare degli avvocati che si sono registrati alla cec pac e hanno comunicato quell’account all’ordine degli avvocati! Un account che ovviamente serve solo nei rapporti cittadino-PA!
Pazzesco il caos che c’è in giro…
Bah! Ciao a Tutti! Andrea