Ha sollevato un polverone di polemiche l’iniziativa intrapresa dalle SIAE di inviare una lettera di riscossione ai siti web e ai blog che trasmettono trailer cinematografici contenente musica coperta da diritto d’autore. Con l’unica eccezione dei siti non a scopo commerciale (quindi non contenenti pubblicità), tutti gli altri dovranno versare i diritti alla SIAE, per un ammontare di circa 450 euro a trimestre per la pubblicazione di 30 trailer l’anno. Né verrà fatta distinzione tra i siti che caricano direttamente i contenuti e quelli che utilizzano un filmato presente su Youtube (embedding). Questa iniziativa arriva in seguito all’accordo stipulato il 17 gennaio 2011 tra la SIAE, l’AGIS e altre associazioni cinematografiche aderenti che regola l'utilizzazione attraverso i siti dei locali cinematografici delle opere musicali tutelate dalla Siae. Prevedibile la reazione negativa dei titolari di siti e blog interessati, che hanno ritirato in queste ultime settimane una grande quantità di trailer dalla rete, con conseguenze potenzialmente negative anche per il mercato cinematografico, né molto utili per loro, dal momento che verranno sottoposti a tassazione anche i filmati pubblicati nell’anno corrente e poi rimossi. La misura della SIAE si ispira a una norma sul diritto d’autore considerata da molti superata e non adatta agli attuali sviluppi tecnologici (artt. 46bis e 18bis della L.d.A. n. 633/1941 e successive modificazioni), e molte sono le voci sul web che la stanno criticando come una “raccolta fondi” forzosa.
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