Da oggi, 12 gennaio, cambia qualcosa di non poco conto per la registrazione dei domini di primo livello sul web. Dopo la rivoluzione già portata dall’introduzione nei nomi di dominio di alfabeti differenti da quello latino (greco, cinese…) e di nuovi domini “tematici” (.xxx) ora chiunque potrà registrare un indirizzo che contenga, nella sua parte destra, delle lettere (o numeri) a piacimento. Se finora eravamo abituati ai domini nazionali (.it, .de, .uk) o ai classici .com e .gov da questo momento la varietà degli indirizzi aumenterà esponenzialmente, stimolando soprattutto l’interesse delle aziende che già ne considerano il tornaconto in termini di marketing. Questo cambiamento è frutto della scelta dell’Icann, l’ente non profit che presiede all’autoregolamentazione della rete, e ne potrà usufruire chiunque, a condizione che abbia un legame col nome che intende registrare e possa permettersi i 185.000 dollari della registrazione.
Non solo alcune grandi aziende hanno già manifestato il loro interesse a registrare un dominio (.hitachi, .deloitte, .canon) ma anche numerose città americane ed europee e la stessa città di Firenze, che è stata tra le prime in Italia a farsi avanti.
Non sono mancate le opinioni divergenti di quanti considerano avventate le decisioni dell’Icann, che rischierebbero di stravolgere le consuetudini ormai consolidate della navigazione sul web, rivelandosi potenzialmente negative per le sorti di alcune aziende.
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