La normativa europea sulla privacy potrebbe essere sul punto di cambiare, andando nella direzione di una svolta rigorosa. Oggi, 25 gennaio, verrà presentata in sede europea una nuova direttiva che propone delle regole più ferree nella gestione dei dati personali, soprattutto per quelle aziende che detengono una grande quantità di informazioni di dipendenti e clienti. Lo scopo è quello di garantire ai cittadini europei un uso più trasparente dei loro dati e un maggiore controllo sugli stessi: essere informati più a fondo sulle modalità di trattamento dei propri dati, la possibilità che vengano ceduti a terzi o il tempo di permanenza nei database, essere tempestivamente avvertiti se i dati vengono perduti per un attacco informatico o avere la possibilità di accedervi in qualunque momento, di poterli spostare o cancellare sono le proposte più rilevanti di questa direttiva. Riguardo l’ultimo punto si è acceso un animato dibattito sul così detto “diritto all’oblìo”, ovvero il diritto del cittadino di richiedere ai fornitori di servizi on line (social network compresi) la completa rimozione dei dati che lo riguardano, con l’unica eccezione delle testate giornalistiche. Qualora approvata la direttiva dovrà poi essere ratificata dai vari stati membri prima di entrare in vigore.
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