mercoledì 15 gennaio 2014
Cloud e start up insieme per la crescita
Il cloud sembra destinato in Italia a una diffusione estesa, nonostante lo scenario attuale sia piuttosto variegato: lo conferma la quantità di nuove iniziative imprenditoriali che hanno fatto di questa nuova tecnologia il loro strumento principale. Questo è quanto emerge dall’analisi condotta dall’Osservatorio Cloud & ICT as Service, insieme all'Osservatorio Startup Digitali e Polihub (l'incubatore del Politecnico di Milano) su 248 nuove iniziative imprenditoriali legate al cloud e suddivise in due grandi categorie: le startup cloud-based (che utilizzano servizi cloud) e i cloud provider (che offrono soluzioni as a Service).
Le start up si candidano quindi a svolgere un ruolo di primo piano nella diffusione delle soluzioni cloud nel prossimo futuro, soluzioni che sono state già adottate anche da aziende di lungo corso, soprattutto in quelle di maggiori dimensioni: dalle ricerche dell’Osservatorio risulta infatti che il 70% delle grandi aziende italiane attualmente adotta le tecnologie cloud in modo pervasivo o con sperimentazioni avanzate, mentre per le PMI con un numero di dipendenti compreso tra 50-249 purtroppo la percentuale di utilizzo scende al 28%.
Cifre che descrivono la forte dicotomia esistente tra le aziende che si sono affidate al cloud e quelle (ancora numerose) che continuano a non farne uso, generalmente per motivazioni legate alla sicurezza dei dati o al fenomeno del lock-in.
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